Semina e trapianto


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Finocchio:Coltivazione e proprietà

Finocchio semina e coltivazioneFamiglia Umbrellifere Specie vivace (perenne), annuale o biennale in coltura.

CLIMA: gradisce condizioni temperate-calde, teme freddi intensi durante il ciclo vegetativo. Le zone di coltivazione più favorevoli si riscontrano lungo i litorali. Le semine effettuate in presenza di fotoperiodo lungo e temperatura elevata possono predisporre le piante alla prefioritura ed all'ottenimento di un prodotto scadente.

TERRENO: è da preferire quello di medio impasto o sciolto, ricco di sostanza organica, fresco, profondo, ben sistemato per favorire lo smaltimento delle acque in eccesso.

CONCIMAZIONE: letamica, meglio se distribuita alla coltura precedente, oppure solo con materiale ben maturo prima dell'aratura profonda 30-40 cm; Dosi orientative di fertilizzanti: letame ben decomposto 300-400 q per ettaro;

AVVICENDAMENTO: in pieno campo può essere considerato coltura intercalare, negli orti succede a quelle specie che concludono il ciclo produttivo in luglio-settembre.

CONSOCIAZIONE: si attua in modo temporaneo o permanente solo nelle colture orticole di superficie non molto estesa. La consociazione può avvenire con insalate, cavoli, pomodoro, carciofi, asparago, patate, cipolle, ecc.

RIPRODUZIONE: per seme.

SEME: è un frutto (diachenio) oblungo, glabro, aromatico, ricco di canali oleiferi, di colore grigio-marrone a volte biancastro. Gr 100 contengono 20.000- 30.000 semi, 1 lt. di seme pesa 350-450 gr. Durata della facoltà germinativa 4-5 anni. Tempo di germinazione e fuoriuscita della plantula dal terreno 15-20 giorni. Quantità di seme per ettaro 3-4 kg nel caso si impieghi seminatrice di precisione, 6-10 kg con seminatrice normale o a mano. Seme necessario per 1 m' di semenzaio gr 1-2. Le piante sufficienti per un ettaro di coltura si ricavano da 200-300 m' di semenzaio.

SEMINA: in semenzaio, a spaglío o a file, direttamente in substrato oppure in vasetti contenenti 2-3 semi ognuno. Se necessario il letto caldo per le semine effettuate durante il periodo invernale (dicenibre-marzo), mentre da giugno a settembre non si ricorre ad alcuna protezione. In pieno campo, le varietà estive si seminano a mano meglio a macchina in gennaio-febbraio, soprattutto nell'Italia meridionale, per avere prodotto maturo all'inizio dell'estate, mentre per le varietà autunnali la semina si esegue da luglio a settembre. Il seme va interrato alla profondità di cm 1-2.

TRAPIANTO: sempre necessario quando si è seminato in semenzaio, si esegue a mano o a macchina quando le piantine hanno raggiunto i 10-15 cm di altezza (circa 30-40 giorni dopo la semina); per le varietà estive in marzo-aprile per quelle invernali da agosto ad ottobre. Quando la semina è avvenuta a file o a spaglio in semenzaio è opportuno irrigare abbondantemente il substrato prima di procedere all'estirpamento delle piantine.

INVESTIMENTO: le piante vengono mantenute alla distanza di cm 60-70 tra le file e cm 20 sulla fila in modo da ottenere 7-8 grumoli per m2.

IRRIGAZIONE: sempre necessaria subito dopo il trapianto, deve essere ripetuta anche durante il corso della coltura in numero più o meno elevato di interventi in relazione al decorso delle precipitazioni meteoriche.

SCERBATURE e SARCHIATURE: sempre necessarie per mantenere la coltura libera da malerbe, arieggiare il terreno e rompere l'eventuale crosta superficiale. Si effettuano. a macchina in colture di vasta superficie e nel caso non siano presenti specie in consociazione, mentre negli orti e quando ci sono consociati altri ortaggi si interviene a mano.

ALTRE OPERAZIONI COLTURALI: nel caso della semina diretta si dovrà procedere al diradamento iniziando quando le piantine hanno raggiunto 7-10 cm di altezza e completandolo quando le stesse saranno alte 15-20 cm. A diradamento avvenuto si lasceranno le piante alle distanze volute. Il diradamento si effettua nei vasetti lasciando una sola pianta per ciascun contenitore ed a volte anche nel semenzaio se le piante sono troppo fìtte.

RACCOLTA: avviene scalarmene a mano a mano che i grumoli raggiungono la grossezza caratteristica della cultivar di appartenenza con guaine fogliari strettamente embricite in modo da formare grumolo compatto. La raccolta si effettua recidendo la radice subito sotto l'inserzione delle prime guaine; inizia alla fine della primavera nel caso di semine o trapianti a fine inverno e ad ottobre, per procedere fino a marzo, nelle colture seminate o trapiantate in estate-autunno. A volte le piante vengono estirpate e successivamente si recide il fittone e parte dell'apparato fogliare prima di immettere il prodotto sul mercato.

PRODUZIONE: risente delle condizioni ambientali ed è fortemente influenzata dalla varietà impiegata; mediamente oscilla tra 400-600 q. per ettaro di grumoli.

CONSERVAZIONE: può avvenire per 1-2 mesi in locali freschi, ricorrendo la pianta munita di apparato radicale, con sabbia umida, oppure, più razionalmente, per 2-3 mesi in frigoriferi a 0 °C e U.R. pari al 90-95 % con grumoli già pronti per la commercializzazione.

AVVERSITA': Crittogame- antracnosi (Ramularia foeniculi), seccume (Phoma longissima), marciumi (Selerotinia libertiana, Botrytis cinerea, Pythium spp.).

Batteri: Erwinia carotovora provoca gravi fenomeni di marcescenza che si svi- luppano frequentemente dall'interno del grumolo. Insetti- grillotalpa (Gryllotalpa gryllotalpa), maggiolino (Melolontha melolon- tha), Calocoris norvegicus, Depressaria nervosa e depresella, Papilio machaon.

Altri: nematodi, lumache, limacce, topi, ecc.

PROPRIETA': Il Finocchio è un ortaggio dotato di particolari proprietà terapeutiche. Ha funzione galattogena: favorisce la secrezione lattea. I semi di finocchio in infusione nella dose di un cucchiaino da caffè in una tazza d'acqua bollente, presi dopo i pasti, sono stimolanti delle vie digestive. La radice, come tutta la pianta fresca, è fortemente diuretica, espettorante e carminativa.


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