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Pisello:Coltivazione e proprietà

Pisello:semina e coltivazioneFamiglia Leguminosae - Specie annuale.

CLIMA: predilige condizioni temperato-fresche. Tollera il freddo purché non molto intenso, é sensibile a temperature elevate ed alla siccità.

TERRENO: medio impasto, profondo, fresco, ben drenato con pH 6,5-1. Non si adatta a terreni troppo compatti o sciolti, impermeabili, eccessivamente umidi, calcarei.

CONCIMAZIONE: organica da interrare con un'aratura profonda 30-40 cm. Dosi orientative di fertilizzanti: vale quanto riportato per il Fagiolo.

AVVICENDAMENTO: viene comunemente coltivato in processione a cereali autunnali o vernini senza entrare in una rotazione regolare. Seguono cavoli, spinaci, carote, insalate, rape, fagioli.

CONSOCIAZIONE: viene sempre più abbandonata nelle colture industriali; negli orti può essere consociato con diverse specie erbacee in relazione all'epoca di semina (cocomero, melone, ecc.), oppure con l'olivo o altri fruttiferi.

RIPRODUZIONE: per seme.

SEME: è contenuto in baccelli di varia forma e grandezza in numero di 5-10. I semi sono sferici o leggermente appiattiti, lisci o rugosi, bianchi, gialli oppure verdi. Gr 100 contengono 250-700 semi, 1 lt. di seme pesa 700-900 gr.

Durata della facoltà germinativa 3-4 anni. Tempo di germogliazione e fuoriuscita della plantula dal terreno 8-10 giorni. Quantità di seme per 1 ettaro di coltura kg 130-200 a seconda della grossezza.

SEMINA: a fila continua a mano o meglio con una comune seminatrice, nel periodo autunno-invernale nelle zone centro-merídionali e da fine inverno a tutta la primavera al nord del nostro Paese. La profondità di semina deve aggirarsi sui 4-6 cm.

INVESTIMENTO: la distanza ottimale tra le file varia a seconda dell'altezza e del vigore vegetativo delle piante; si passa da 80-120 cm nelle varietà rampicanti, a 60-80 cm per quelle semi-rampicanti, a 30-60 cm per le nane determinate. Sulla fila le piante distano 3-10 cm le une dalle altre. Con tali sesti d'impianto si raggiungono densità di 40-70 piante per m. Per le colture industriali a raccolta meccanica le distanze tra le file variano dai 15-30 cm.

IRRIGAZIONE: si rendono spesso necessarie e, se effettuate poco prima della raccolta, provocano aumento della produzione che si presenta migliore anche sotto il profilo qualitativo.

SCERBATURE e SARCHIATURE: Si praticano in numero vario durante il ciclo colturale per arieggiare il terreno e mantenerlo pulito da malerbe.

ALTRE OPERAZIONI COLTURALI: rincalzatura, applicazione di sostegni normalmente costituiti da frasche o canne o reti in plastica a maglia larga disposte verticalmente sulla fila, ecc.

RACCOLTA: le epoche ed i metodi sono diversi a seconda della destinazione del prodotto. Piselli mangiatutto (taccole) si raccolgono quando il seme si è poco sviluppato ed il baccello ancora tenero ha raggiunto circa i 2/3 del suo completo sviluppo.

Pisello destinato al consumo fresco; il momento viene ' individuato empiricamente in base all'aspetto del baccello (turgido e ben pieno) ed alla consistenza del seme, (schiacciato fra due dita non deve dividersi né presentare consistenza farinosa, di sapore dolciastro). La raccolta in questo caso è manuale ed il distacco dei baccelli avviene in epoche successive, in più interventi nelle cultivar rampicanti a maturazione scalare, mentre in quelle nane a maturazíone contemporanea si falciano le piante ed il distacco dei baccelli avviene dopo che queste sono state portate sull'aia od in appositi, locali riparati.

Pisello fresco per l'industria conserviera: il momento della raccolta viene stabilito in base alla durezza del seme misurata con uno strumento apposito 'tenderometro". Tale apparecchio misura, su una scala convenzionale, la durezza dei granelli con valori oscillanti tra 50 e 200 gradi tenderometrici.

Per il prodotto da destinare all'inscatolamento la durezza ottimale, per le varietà a seme liscio, si aggira sui 100'-110', per quelle invece a seme rugoso 120-130'. Quando il seme viene surgelato la durezza si mantiene su 90-105'. La raccolta si esegue falciando previamente le piante che vengono subito dopo inviate al centro di trebbiatura, oppure con apposite mietitrebbie in un unico intervento.

Pisello da seme secco: può essere raccolto estirpando o meglio falciando le piante a mano o a macchina quando i baccelli non sono ancora secchi ed in ogni caso sempre prima dell'apertura delle valve. Il raccolto si trasporta sull'aia per consentire una completa essiccazione e successivamente si procede alla trebbiatura. Più razionalmente, per vaste estensioni superficiali, si procede alla mietitrebbiatura diretta in campo con le stesse macchine da frumento o mais alle quali si apportano solo leggere modifiche.

PRODUZIONE: si ottengono 50-100 q per ettaro di baccelli con il mangiatutto, 50-150 q per ettaro di baccelli verdi dai quali si ricavano circa 15-50 q di seme per il prodotto da utilizzare allo stato fresco e 15-20 fino a 40 q per ettaro di seme secco.

CONSERVAZIONE: il prodotto fresco non è facilmente conservabile in quanto si osserva una rapida trasformazione degli zuccheri in amido all'interno del seme che perde le sue tipiche caratteristiche qualitative di gusto e indurisce. In frigorifero a 4-6 °C ed umidità relativa dell'atmosfera 90-95 % si conserva per 1-2 settimane o poco più. La durata della conservazione per il seme in base all'umidità dello stesso ed all'umidità e temperatura del secco varia locali che accolgono il prodotto. Così ad esempio con una umidità del seme del 6-7% ed un ambiente a 20 'C e U.R. 30% la conservazione si protrae per circa 4 anni, mentre con seme al 15,5% di umidità , temperatura ed umidità relativa dell'atmosfera rispettivamente di 4-10 'C ed 80% la durata della conservazione si riduce ad un anno.

AVVERSITA': oltre a quelle comuni anche alle altre leguminose, si ricordano: Crittogame: antracnosi o rabbia o vaiolo (Ascochita pisi), muffa dei baccelli (Botrytis cinerea), peronospora (Peronospora vicine), oidio o mal bianco (Oi- dio tabaci). &tteri: hunore del colletto (Bacterium tumelaciens).

Insetti: tonchio del pisello (Bruchus pisorum), tortrice dei semi di pisello (La- speyresia nigricana). Altri: passeracei, in particolare dalla semina fìno a dopo l'emergenza.

Il Pisello verde, consumato allo stato fresco, ben cotto, è indicato ai diabetici ed agli obesi, per la sua azione diuretica e ipoglicemica (capacità di diminuire lo zucchero nel sangue). Il seme maturo ed essiccato, per il suo alto contenuto proteico e calorico, è un alimento nutritivo largamente usato in cucina sia come contorno che come componente di minestre o di piatti a base di carne.

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